Management Consulting - Florence, Tuscany, Italy
Per molto tempo la formazione, per le aziende, è stata una occasione per diffondere tra le proprie persone valori, precetti e metodi che avevano dimostrato la propria efficacia sul campo. Ma se tutto è diventato discutibile e incerto, se le ricette dei guru sembrano addirittura meno convincenti del solito, cosa dovrebbero chiedere un imprenditore o un manager a chi offre loro un intervento formativo? Quali competenze deve possedere un formatore?A questa domanda, ne siamo convinti, si deve rispondere da imprenditori: quell'investimento si giustifica solo se produce un risultato tangibile.Quindi, crediamo che l'intervento, quale che sia la sua natura, debba collocarsi nel quadro di un problema specifico e ben definito.Crediamo che la competenza chiave del soggetto formatore sia la capacità di comprendere e definire il problema e che la relativa attività di analisi e di lettura sia un onere che egli deve assumersi preliminarmente.Quando il nostro cliente si accorge che quello che facciamo produce effetti e che ciò non dipende dal nostro carisma o dall'utilizzo delle tecniche all'ultima moda, bensì dalla diligente e modesta applicazione al suo caso, dallo sforzo generoso di comprendere il suo problema come se fosse nostro, senza la pretesa di saper già tutto, allora può pensare a come trarre ulteriore vantaggio da quella avvenuta comprensione.Oggi distinguere tra consulenza e formazione è diventato molto difficile: fare bene la seconda senza la prima è praticamente impossibile. È impossibile che la stessa persona possa formare efficacemente su qualunque argomento, poiché l'esperienza professionale è una condizione necessaria ma non sufficiente per essere efficaci. Questo è vero a maggior ragione nel caso della consulenza. Lì il "segreto" è cominciare sforzandosi di capire e farsi da parte quando è chiaro che non siamo noi a poter risolvere il problema: nell'interesse del cliente e, in fondo, anche nel nostro.
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