Negli anni 80, Luciano Canella già noto produttore di vini frizzanti e spumanti dell'entroterra veneziano e trevigiano e attento osservatore del mercato e delle esigenze dei consumatori, s'interessa alla nuova tendenza di prediligere bevande poco alcoliche, sane e poco caloriche. Gli viene così l'idea di produrre un cocktail a base di spumante ma, diversamente da quanto si apprestano a fare diversi imprenditori in Italia, ricalcando quanto avveniva negli States, decide di utilizzare frutta fresca e della migliore qualità, spremuta come per i cocktail fatti al momento. La scelta cade sul Bellini, il cocktail veneziano, famoso nel mondo e finalmente dal 1988, dopo tantissimi studi e ricerche sulla possibilità di imbottigliare e far durare senza l'utilizzo di conservanti questa preparazione speciale, la Cantina Canella produce il Bellini in bottiglia. Oltre allo spumante di propria produzione, Canella utilizza le pesche della succosissima varietà Maria Bianca selezionata dai migliori raccolti dell'Emilia Romagna e successivamente coltivata in proprio nella tenuta di San Donà in modo da seguire da vicino tutte le fasi della coltivazione. Le pesche bianche vengono infatti lasciate sull'albero finché hanno raggiunto il perfetto grado zuccherino e quel profumo che solamente la maturazione al sole sulla pianta può garantire. Vengono poi sbucciate, liberate dal nocciolo e spremute per essere mescolate allo spumante prodotto anch'esso in loco da uve provenienti dalla zona. Pertanto il cocktail Bellini, veneziano in tutti i sensi, può essere apprezzato in tutto il mondo ed in qualsiasi momento dell'anno.