A più di sessant'anni della sua creazione, il progetto del Saggiatore si delinea come il tentativo di creare, nelle parole dell'editore Luca Formenton, «una costellazione di titoli e autori che siano determinanti per il nostro tempo. Libri che resistano al tempo e lo modellino». Libri-cannocchiale che – per citare una pagina di Claude Lévi-Strauss – aiutino i lettori-astronomi a trovare un senso unico a configurazioni molto diverse, per ordine di grandezza e lontananza, da quelle a loro immediatamente vicine. Libri, infine, che sappiano intercettare nella contemporaneità sia le costanti immaginali sia le variabili storiche e culturali del divenire umano.L'offerta del Saggiatore si declina in un'unica collana, La Cultura, che interpreta il tempo presente facendo saltare le tradizionali categorie di saggistica e narrativa, accogliendo in libri dalla riconoscibile veste grafica testi di natura ibrida, inafferrabile, come 'Patria' di Enrico Deaglio e 'Dormono sulla collina' di Giacomo di Girolamo, e indaga le narrazioni contemporanee degli esordienti quali Marco Lupo o Emma Glass. Un'offerta in cui autori centrali della filosofia, dell'antropologia e dell'arte del Novecento – da Lévi-Strauss e Károly Kerényi a Ernesto de Martino, da Edmund Husserl a Jean-Paul Sartre, da Arnold Schönberg a Gustav Mahler – dialogano fittamente con poeti e prosatori rivoluzionari come Allen Ginsberg e Jean Genet; con testimoni della storia dell'ultimo secolo come Norman Manea e Corrado Stajano; con narratori capaci di far implodere generi e stili come James Agee, David Peace, Joyce Carol Oates, Joan Didion, Thomas Ligotti; con pensatori cruciali per l'oggi come Nassim Taleb e Kenneth Rogoff; con scienziati lucidamente visionari come Roberto Cingolani, Lisa Randall e Neil Turok; e da ultimo con classici della letteratura mondiale della statura di Oscar Wilde e Marcel Proust.