Nel 1834 i Principi di Cattolica cedono al cuoco di corte Antonino Alaimo la cappella del Palazzo S. Francesco: nasce allora l'omonima focacceria, la cui fama si diffonde presto anche fra le èlites nobili e intellettuali dell'epoca. Nel 1848 Ruggero Settimo festeggia la sua elezione a capo del governo con sfincione e marsala della Focacceria; Garibaldi e i Mille vi si rifocillano prima dell'Unità nazionale; i Reali d'Italia, Spagna e Belgio, ma anche Pirandello, Crispi e molte altre illustri personalità vi assaporano i piatti ricchi di gusto della cucina "povera" di Palermo.Nel 1902, dopo un accurato restauro, il locale prende il nome di Antica Focacceria San Francesco. Ancora oggi, dopo cinque generazioni, i fratelli Conticello proseguono la tradizione gastronomica popolare palermitana: la pasta con le sarde, la focaccia schietta e maritata e l'intramontabile sfincione conservano i sapori e i profumi di una volta.