L'Accademia Carrara nasce per iniziativa del patrizio bergamasco Giacomo Carrara (1714 - 1796), che intorno al 1760 pone le basi della nuova istituzione avviando la costruzione dell'edificio destinato a ospitare la sua ricca raccolta di dipinti e, annessa, una scuola di pittura. Su questo primo nucleo si innestano negli anni successivi le donazioni del conte Guglielmo Lochis (1789-1859), politico e connoisseur, quella del medico e senatore del Regno d'Italia Giovanni Morelli (1816-1891), uno dei padri fondatori della storia dell'arte mondiale, e infine la collezione di sculture di Federico Zeri (1921-1998), sommo conoscitore novecentesco dell'arte italiana. Accanto alle donazioni maggiori è pervenuta negli anni una fittissima costellazione di lasciti che hanno via via arricchito il patrimonio della Carrara, ampliandone l'arco cronologico e le vocazioni. Da museo dedicato alla pittura del Rinascimento – con i grandi capolavori di Pisanello, Mantegna, Bellini, Raffaello, Lotto, Moroni – a museo d'arte tout-court, con un'ampia rappresentanza di generi pittorici del Sei e Settecento e preziosi nuclei di arti decorative, dai ventagli alle porcellane, dai bronzetti alle medaglie. Il nuovo allestimento dell'Accademia Carrara propone al visitatore un percorso di ventisette sale dedicate a cinque secoli di storia dell'arte italiana ed europea, dal Rinascimento fino all'Ottocento, con 560 dipinti e 66 sculture. Un museo unico in Italia per identità e qualità delle collezioni; un museo borghese dove l'amore per la conoscenza e la bellezza sono inscindibili dall'impegno educativo, indirizzato al miglioramento della società.